LA MERIDIANA DI VIGOLENO
 
 
In generale la meridiana, chiamato anche orologio solare, altro non è che la rappresentazionegrafica di alcuni dei principali circoli della sfera celeste sul pianopreposto alla realizzazione dell’orologio. Tale rappresentazione si ottieneper mezzo di speciali proiezioni, derivate dalla geometria proiettiva,le cui metodologie danno luogo alle note descrizioni geometriche per lacostruzione degli orologi solari.
Per definizione, quindi,un orologio solare classico serve ad indicare le informazioni, relativeal tempo, che derivano dalle caratteristiche astronomiche dei circoli dellasfera celeste proiettati sul piano dell’orologio. In virtù di questadefinizione, infine, si ha che le indicazioni possono essere anche diversedalla semplice misura del tempo, ma possono essere legate anche a caratteristichepiù specificamente astronomiche, come nel caso delle meridiane cheindicano la posizione dei segni zodiacali sull’eclittica rispetto all’orizzonte.
 
Come si legge unameridiana ad ore Temporarie
L’orologio temporario,nelle sue diverse forme, reca undici linee e dodici spazi. Nell’antichitàle linee orarie non venivano quasi mai numerate, ma esse indicano le dodiciore temporarie a cominciare dal sorgere del sole fino al suo tramonto.Quando l’ombra del sole, al mattino, è abbastanza netta e si sovrapponealla prima linea oraria, si è compiuta la Prima ora temporaria ecosì via. Quando l’ombra si sovrappone alla linea verticale delmezzogiorno vero locale, si è compiuta l’Ora Sesta e si entra nell’oraNona. Questo sistema orario, essendo legato alla durata del giorno, èevidente che la durata delle ore cambia a seconda della latitudine delluogo.
Le ore Astronomiche
Già dall’antichità,astronomi come Ipparco e Tolomeo, usavano le ore cosiddette Astronomicheche suddividevano il giorno e la notte in 24 spazi uguali, suddividendoin settori di 15° ognuno il circolo dell’equatore (da cui anche ilnome di ore equinoziali). Essi facevano iniziare il computo di queste oreeguali dal mezzogiorno fino a quello successivo.
L’orologio solare equinozialeè, a buon diritto, il capostipite degli orologi ad ore eguali. Infatti,le popolazioni cinesi antiche già dal II secolo a.C. facevano usodi orologi equinoziali, dato il loro sistema astronomico completamentedifferente da quello occidentale in quanto basato sul polo e sull’equatoree non sull’eclittica. A loro si deve il più antico riferimento letterariosull’argomento, un documento risalente al VI secolo d.C. in cui viene descrittominuziosamente un orologio solare equinoziale e le sue pregevoli e comodecaratteristiche di lettura.
Il sistema delle orestronomiche cominciò a dilagare nell’Occidente cristiano attornoal XIV secolo, quando le torri campanarie di chiese, conventi, monasteri,abbazie ed edifici pubblici, si abbellirono dei primi orologi meccanici.L’ora del mercante in contrapposizione all’ora dei chierici. Dal 1500 inpoi, gli orologi solari, insieme all’adozione dei primi assostili dispostiparallelamente all’asse terrestre, cominciarono ad indicare l’ora astronomica,computando il tempo, come gli orologi a campana, da una mezzanotte all’altra(risparmiandosi di notte ovviamente).
Questa tradizione èrimasta invariata fino ai nostri giorni, sebbene contrastata fortementenei secoli XVIII e XIX dall’introduzione del sistema Italico che computavale ore, sempre equinoziali, invece che dalla mezzanotte, dal tramonto delsole a quello successivo.
La caratteristica comunedelle ore equinoziali si vede sull’orologio solare sulla linea equinoziale :tutti e tre i sistemi orari astronomico-italico-babilonico si intreccianonegli stessi punti di suddivisione lungo la linea equinoziale. Ciòperché dipendendo dal moto del sole sopra l’equatore, nei giornidi equinozio esse hanno durata eguale.
Come si legge una meridianaad ore astronomiche
Un orologio solare normaleindica il tempo vero locale del luogo in cui è stato costruito.
Quando l’ombra dellostilo si sovrappone alla linea oraria delle 9, l’orologio indica che sonole ore 9 locali. Un orologio situato a Roma indica le 9 di Roma ; un orologiosituato a Bari indica le 9 di Bari e i due orologi indicano le 9 in istantidiversi in quanto il Sole passa prima sul meridiano di Bari e dopo su quellodi Roma. Questa differenza è nota come "costante locale" o differenzadi longitudine. Per il fatto che le ore astronomiche sono legate al movimentodel sole sui circoli paralleli all’equatore, si ha che il Sole passa, dalsuo nascere al suo tramonto, prima sui meridiani dei luoghi posti piùad Est e dopo sui meridiani dei luoghi posti più ad Ovest. A ciòsono dovuti anche il sistema dei fusi orari.
E’ ovvio quindi cheun orologio solare posto a Bari indicherà il mezzogiorno vero locale(ma anche le altre ore) prima dell’orologio posto a Roma di una quantitàtemporale pari proprio alla differenza di longitudine tra le due città.Per questo motivo, molti orologi solari dell’800 hanno una doppia lineameridiana che serve ad indicare, in genere, il mezzogiorno solare verodi Roma rispetto alla località in cui esso si trova
 
La Meridiana delmezzodì di Vigoleno
Prima del 1893, e lameridiana di Vigoleno è datata 1746, l’Italia adottava l’ora delmeridiano dell’Osservatorio Astronomico di Monte Mario in Roma.
Per questo motivo, quasitutte le meridiane di allora riportavano sul tracciato delle ore vere locali,la retta oraria del mezzodì’, a Vigoleno, al contrario, vigeva l'oralocale.
Per poterla disegnare,questa linea del mezzodì, in un orologio situato in una qualsiasilocalità, si procede in questo modo. Anzitutto si calcola la latitudinee la longitudine del luogo semplicemente con l’ausilio delle carte geografichedell’I.G.M., dove si può già avere il valore della differenzain arco tra la longitudine di Roma Monte Mario e il luogo considerato.Fatto ciò, si sarà in grado di dedurre se la retta delleore 12 vere di Roma, su qualdrante che si costruisce, è antimeridianao pomeridiana. Infatti, la linea delle ore 12 vere di Roma è antimeridianase il luogo è posto ad ovest del meridiano di Roma Monte Mario;è pomeridiana se il luogo si trova ad est.
Dopodichè, ilcalcolo della posizione della retta oraria è perfettamente identicoa quello delle altre linee orarie, con la sola differenza che in luogodell’angolo orario a si metterà nella formula del calcolo di E,la differenza in arco tra la longitudine di Roma Monte Mario e il luogoin cui si costruisce l’orologio.
E’ importante quindiricordare che per uno stesso luogo ed orologio solare (latitudine, longitudine,declinazione del muro e lunghezza dello stilo costanti) la forma e la posizionedella lemniscata dipende solo dalla declinazione del sole, dall’E.T. edall’angolo orario a del sole .
Un orologio solare adore Astronomiche, Italiche e Babiloniche, con le sette curve di declinazionedel Sole, è già un buon esempio di orologio solare leggibilesolo dall’occhio esperto di chi è addentro alla materia. Figurarsipoi se a questi si aggiungono i sistemi temporario, planetario, ed altreindicazioni e rappresentazioni.
Un orologio che riportii sistemi orari astronomico, italico e babilonico si legge a seconda dell’indicazione che si cerca. Se si vuol sapere l’ora, sarà sufficiente individuareil vertice (e non la direzione in questo caso) d’ombra dello stilo sulpiano del quadrante e vedere a quale linea oraria del sistema astronomico essa si approssima ; se si vuole sapere quante ore sono trascorse dal sorgeredel sole, si vedrà su quale linea oraria del sistema Babilonico(in genere di colore blu) il vertice d’ombra è più vicino ;se si vuole sapere quanto tempo è trascorso dal tramonto del sole del giorno precedente, si vedrà su quale linea oraria del sistema Italico (in genere di colo rosso) il vertice d’ombra è più vicino.